Masticazione e Svezzamento

Tutto ciò che devi sapere

con la logopedista Monica Checchin

 

Lo svezzamento è il processo di affiancamento e progressiva sostituzione dell’alimentazione basata sul latte con alimenti che sono anche di consistenze differenti. Non è un momento in cui il latte scompare, ma è un processo evolutivo che avviene in maniera progressiva.
Sarebbe più corretto parlare di alimentazione complementare, in cui il cibo si affianca al latte, elemento base dei primi anni di vita del bambino.
                       

 

 

Come si sviluppa la masticazione nel bambino?

Nei primi anni di vita del bambino i cambiamenti in atto sono tantissimi, anche per quanto riguarda le abilità di alimentazione. Il bambino evolve le sue competenze intorno ai 6-7 mesi, con l’introduzione dei primi alimenti solidi. Inizialmente le prime consistenza da proporre sono quelle che possano essere schiacciate sul palato con la lingua.

Intorno ai 4-5 anni la masticazione si affina e il bambino acquisisce competenze di masticazioni simili a quelle dell’adulto.

Dai 12 mesi ai 24-30 mesi la masticazione diventa circolatoria e si avvicina sempre di più a quella dell’adulto.

 

                       

 

 

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Come capire quando partire?

È importante basarsi sull’osservazione!

- Il bambino dev’essere in grado di sorreggere il tronco del corpo e di conseguenza il capo, altrimenti la masticazione sarà scorretta. Quando il bambino non è ancora in grado di controllare il capo e il tronco si possono comunque consentire degli assaggi, ma è bene limitarci a quelli.

- Quanto il mio bambino è interessato e incuriosito dal cibo? Anche questo è un fattore importante: lo svezzamento non dev’essere percepito come una forzatura ma come una scoperta!

- Quando si attenua il riflesso di estrusione attraverso cui il bambino - stimolando la parte centrale della lingua - la tira fuori dalla bocca. Se tale riflesso è ancora attivo significa che il bambino non è ancora pronto allo svezzamento.

 

                       

 

 

Cosa possiamo fare per aiutare il nostro bambino?

- Permettergli di stare a tavola e osservare i pasti degli adulti;

- Consentirgli di toccare il cibo e fare piccoli assaggi;

- Selezionare ausili che favoriscono la seduta a 90 gradi e il vassoio ad una giusta altezza;

- Scegliere piatti, bicchieri e posate non distraenti e adatti alla sua età, selezionando solo materiali e forme adatte;

 

Per il bambino è un’esperienza nuova: fornire dei piatti che siano troppo attrattivi (colorati, pieni di disegni) può rendere le cose più difficili. Sono preferibili cose semplici e neutre, per non affaticarsi e distrarsi e per coordinare mano-bocca evitando che le cose vadano di traverso. È bene non distrarli nemmeno con libri, video, schermi: il bambino deve concentrasi su quello che sta facendo, che è nuovo e faticoso.

 

                       

 

 

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