Memorabilia

#T R A M E T R A N O I 

racconti, narrazioni, storie di vita 
a cura di Lorenzo Naia

 

 

Spesso siamo portati a pensare che, per collezionare ricordi positivi, occorra vivere momenti grandiosi. Analogamente, ci convinciamo che il modo giusto per intrattenere i bambini sia proporre attività sempre nuove ed esaltanti. Eppure la dimostrazione che si tratti di false credenze la possiamo ripescare nei nostri, di ricordi.
L’odore della casa dei nonni, il proprio piatto preferito (che mangiato altrove non aveva ugual sapore), il tragitto verso scuola (ma soprattutto il cortile della scuola!), i cartoni animati al pomeriggio, le estati lunghe, sovente negli stessi posti, le frasi pronunciate identiche nelle medesime circostanze, come fossero amuleti, la cartoleria vicino a casa e il gelato sulla panchina: quando torniamo indietro nel tempo, ci rendiamo conto che l’idea di infanzia che conserviamo è fatta sì di giornate straordinarie, nel senso di fuori dall’ordinario e pertanto letteralmente memorabili, ma ha preso forma soprattutto grazie alla sedimentazione di tante piccole occasioni speciali nel loro rassicurante ripetersi, consuetudini, rituali, profumi, nomi, luoghi e persone.
In una sola parola: radici.

Perché l’unità di misura del ricordo non è l’ampiezza, ma l’intensità, non l’estensione, bensì la densità. Ciò che rimane impresso dentro di noi è riuscito a sussurrare qualcosa di importante alla nostra interiorità, ha toccato corde profonde, ci ha fatto sperimentare sensazioni ed emozioni significative.

Accanto alle giornate eccezionali, è bello quindi coltivare e godersi la quotidianità, condividendone lo svolgersi e gli esiti con chi amiamo. Se siamo così fortunati da avere dello spazio all’aperto – un giardino o un balcone – uno di questi momenti potrebbe essere la predisposizione di un orticello, da curare e osservare con i bambini. Quante preziose informazioni ne potremo ricavare: i colori delle piante, il profumo dei fiori, il sapore dei frutti, la consistenza della terra, l’alternarsi delle stagioni, la laboriosità degli insetti...

L’occorrente è minimo e possiamo lasciarci ispirare da un libro stupendo, dal grande formato e dalle tonalità accese, arricchito da intagli e alette sotto cui si nascondono approfondimenti e curiosità, che consentono di imparare – questo per i bambini più grandicelli, dai 6-7 anni in su – termini e nozioni di botanica. “Nell’orto” è scritto e illustrato da Emma Giuliani, graphic designer che ha già ricevuto diversi riconoscimenti e di cui ho avuto la possibilità di vedere una mostra un paio di anni fa al Salone dell’editoria per l’infanzia di Parigi.

Il lettore diventa un po’ giardiniere e un po’ compagno di giochi di Elioed Elena, li segue nel loro trafficare dalla fine dell’inverno all’estate e dalla preparazione del terreno fino al raccolto, con una dilatazione dei periodi laddove la vivacità dell’orto aumentae, dunque, il tempo ad esso dedicato è maggiore.

LETTURE SUL TEMA 

 

Nell'orto
di Emma Giuliani
Timpetill,2018
15 pagine
da 4 anni