Cambiamenti Climatici

 

La soluzione è (anche) sotto i nostri piedi 

Qualche settimana fa le bacheche di Facebook ed Instragram e poi le prime pagine dei giornali sono state invase dalla notizia di devastanti incendi nella foresta Amazzonica. Attori ed altri influencers come Leonardo di Caprio, Gisele Bundchen o Ronaldo hanno dato supporto mediatico e finanziario alle organizzazioni che proteggono la foresta

Gli incendi e i cambiamenti climatici sono collegati in un circolo vizioso: gli aumenti di incendi provocano un aumento di CO2 (biossido di carbonio) nell'atmosfera con conseguente innalzamento delle temperature e un aumento del rischio di incendi.

Uno dei temi più importanti alla base del cambiamento climatico è il ruolo del suolo nell'assorbimento dei gas serra e l'effetto delle coltivazioni e degli allevamenti intensivi che lo impoveriscono aumentando la deforestazione. Questo tema può essere influenzato dai cambiamenti nel nostro stile di vita quotidiano

Il carbonio è naturalmente assorbito e contenuto dal suolo, dall'atmosfera e dagli oceani

Un suolo ben gestito assorbe due o tre volte la CO2 assorbita dall'atmosfera e molto di più dagli oceani. E, mentre un'eccessiva quantità di carbonio negli oceani e nell'atmosfera ha un effetto negativo, il suolo trattiene il carbonio e lo reimmette in modo positivo nel ciclo vitale, rendendolo più sano, ricco di sostanze nutritive e in grado di trattenere molta più acqua (combattendo l'erosione e proteggendo da frane e alluvioni).

Il carbonio è alla base della vita sulla terra, ma se si sbilancia l'equilibrio tra emissione di CO2 e capacità di riassorbimento del pianeta, si provoca una crisi ambientale che si manifesta con innalzamento delle temperature e Cambiamenti Climatici

La gestione del suolo e delle terre coltivate può aiutare nella mitigazione o viceversa spostare grandi quantitativi nell'atmosfera e biosfera

Secondo un rapporto della FAO l'allevamento è responsabile del 14,5% delle emissioni di CO2 nell'atmosfera. Se si contano anche gli effetti negativi dovuti alle coltivazioni di foraggio e pascoli, la cifra passa a uno spaventoso 51%

Per bilanciare il ciclo vitale e mitigare la crisi ambientale è fondamentale ridurre le emissioni di carbonio e riassorbire il carbonio in eccesso già emesso. Una soluzione potrebbe essere sotto i nostri piedi, attraverso una migliore gestione del suolo!

 
 
 

 

 

Il suolo che "sequestra" il carbonio

Una buona parte del carbonio in eccesso può essere riassorbito dal suolo: le piante assorbono carbonio dall'atmosfera attraverso la fotosintesi. Quando le piante muoiono e si decompongono a terra, microorganismi come funghi, batteri e lombrichi ne trasformano i resti in materia organica ricca di carbonio. Quest'ultima è indispensabile per trattenere acqua, azoto e fosforo: elementi essenziali per far crescere le piante e nutrire uomini e animali

L'iniziativa 4 per mille (4 per 1000) ha come scopo il coinvolgimento di patners governativi e del settore privato per adottare un'agricoltura e gestione del suolo produttiva, resiliente e rigenerativa, in grado di produrre sufficiente cibo e, al tempo stesso, maggiore assorbimento di CO2.

L'iniziativa stima che se il livello di carbonio assorbito dalla terra si alzasse del 4 per mille ogni anno, l'aumento della CO2 nell'atmosfera sarebbe drasticamente ridotto.

Per fare questo dobbiamo:

Ridurre la deforestazione

Abbracciare pratiche agricole ed ecologiche rigenerative che mantengono il suolo o lo rigenerano mettendolo in grado di assorbire il giusto quantitativo di anidride carbonica.

 
 

Agricoltura rigenerativa: mele che salvano il pianeta!

 

Quando parliamo di agricoltura rigenerativa ci riferiamo ad una serie di teniche di coltivazione che permettono di beneficiare delle proprietà della terra, senza doverla sfruttare o impoverire. Combina i saperi tradizionali con le conoscenze scientifiche moderna e garantisce molti benefici, come: diminuire l'erosione dei terreni e rimineralizzarli, garantire la purezza dell'acqua nelle falde acquifere e abbattere l'uso dei pesticidi.

 

Ad esempio:

-Non lasciare il suolo nudo e limitare le arature e la lavorazione che disperde CO2 nell'atmosfera

- Introdurre la rotazione delle colture, inframezzare piante negli spazi liberi

-Piantare siepi ed alberi ai bordi dei campi coltivati

-Ottimizzare il pascolo

-Utilizzare compost naturale e fertilizzanti organici

-Raccogliere acqua ai piedi delle piante

Anche in Italia si sta iniziando a lavorare per spingere l'agricoltura rigenerativa. Possiamo saperne di più ad esempio guardando il video a questa pagina: www.kisstheground.com/thesoilstory oppure dal sito dell'organizzazione www.agricolturaorganica.com che si occupa anche di fare corsi pratici sul tema.

Addiruttura si parla di creare un marchio "da agricoltura rigenerativa" in aggiunta al marchio "bio" che riconosca che quel determinato prodotto derivi da agricoltura rigenerativa, appunto. C'è chi si chiede se la molla della salute sia sufficiente a far cambiare abitudini di acquisto. Altri, come Larry Kopald, fondatore di Carbon Underground, pensano che poter scrivere su una cassa di mele "queste mele hanno aiutato a fermare il cambiamento climatico" potrebbe davvero far cambiare idea a tanti consumatori!

 
 
 

E noi cosa possiamo fare?

 

- Ridurre il consumo di carne

- Consumare cibi di stagione e, possibilmente, prodotti locali e bio

- Informarsi sulle pratiche di coltivazione dei produttori da cui acquistiamo e supportare pratiche di agricoltura rigenerativa e bio

- Supporare la riforestazione, ad esempio adottando alberi attraverso programmi di neutralizzazione della CO2

- Avere e curare almeno una pianta a casa (meglio se insiem ai nostri bambini) pre coltivare la magia di verder crescere anch solo una fiore. Ci aiuterà a creare un collegamento con la natura e con la terra e a imparare a prendersene cura