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Come introdurre il biberon
durante l'allattamento al seno

 

Scegliere il giusto modo per nutrire il proprio bambino non è poi così semplice e scontato. Pur avendo a disposizione tutta una serie di testimonianze su quanto sia più nutriente e sicuro l’allattamento al seno, non è sempre possibile prevedere tutte le varie situazioni che possono insorgere e che potrebbero rendere questo tipo di esperienza un tantino più complicata del previsto.

 

Come madri, non dovremmo mai sentirci in colpa per le nostre scelte e dovremmo sempre sostenerci a vicenda durante tutto il cruciale percorso dell’allattamento. La cosa più importante è che, indipendentemente da ciò che accada, siamo in grado di adattarci in modo appropriato alla situazione, assicurandoci che il nostro piccolino sia sempre ben nutrito, felice e in salute.

Una delle circostanze principali che possono condizionare il nostro modo di allattare, si presenta al momento di riprendere a lavorare. Questa improvvisa separazione dal nostro bambino porta necessariamente a dover modificare le abitudini alimentari e, nella maggior parte dei casi, richiede l’introduzione del biberon con latte materno o latte in polvere. Un cambiamento che spaventa molte Mamme.

La perdita di quell’intimità quotidiana tra te e il tuo bambino potrebbe essere difficile da sostenere. Inoltre, il passaggio dal seno al biberon potrebbe rappresentare una fonte di stress anche per il bambino. Qui le Mamme possono scegliere se continuare solo con il latte materno oppure se introdurre il latte in polvere. Qualunque sia la scelta, si possono fare molte cose per rendere questo processo decisamente più semplice e confortevole sia per la mamma e sia per il bambino, oltre alla possibilità di prolungare l’allattamento al seno nonostante l’introduzione del biberon.

 

 

Biberon Béaba >

 

Prima di procedere con l'introduzione del biberon, bisogna accertarsi di avere tutto l'occorrente per rendere la transizione il più indolore possibile.

Se pensi di continuare a nutrire il tuo bambino con il latte materno, sarà necessario procurarsi un tiralatte che sia il più vicino possibile alle tue esigenze. Come prima cosa, bisogna scegliere tra il tiralatte manuale e quello elettrico (tenendo bene in mente che quello elettrico è più veloce), e tra la soluzione singola e quella doppia. I tiralatte doppi permettono di raccogliere il latte ad un ritmo molto più elevato e possono essere particolarmente indicati per un impiego sul posto di lavoro, quindi, in questi casi, vale sicuramente la pena acquistarli o noleggiarli.  

 

Qualunque sia la tua scelta, vorrai sicuramente un tiralatte che funzioni in modo rapido ed efficace. Diversi tiralatte offrono vantaggi differenti: potrebbe essere utile orientarsi su un modello che riesca a simulare il naturale ritmo di suzione del bambino (per contribuire ad incoraggiare un flusso di latte ottimale). In questo modo riuscirai a produrre più latte in meno tempo regalandoti il massimo della naturalezza durante il processo.  

 

Se l’intenzione è di estrarre il latte sul posto di lavoro, potrebbe essere consigliabile orientarsi su un tiralatte silenzioso, facile da usare e discreto. Verifica (se elettrico) il tipo di alimentazione (solo alimentazione elettrica o anche batterie?) e controlla che sia adatto per il luogo in cui intendi utilizzarlo.

 

biberon

 

La maggior parte dei tiralatte sono compatibili solo con biberon della stessa marca, quindi è consigliabile acquistare qualche bottiglia in più per fare scorta di latte. In alternativa, vale la pena conservare il latte in sacchetti di plastica fino al momento della poppata: un metodo molto più economico (e salva-spazio).

 

Durante l’acquisto del biberon, è sempre meglio orientarsi sui modelli con tettarelle il più simile possibile alla forma del capezzolo per non creare troppa confusione durante la transizione dal seno al biberon. Quelli con punta flessibile e allungata e con un foro più piccolo funzionano bene perché richiedono un piccolo sforzo durante la suzione. Alcuni produttori di tiralatte hanno sviluppato speciali biberon capaci di imitare il modo in cui il bambino si nutre dal seno per ridurre il rischio di “confusione del capezzolo”. Un aspetto molto importante perché, che tu ci creda o no, i bambini sono avidi! Se si abituano a bere dal biberon, con un flusso di latte più rapido e abbondante rispetto al seno, inizieranno a rifiutare il seno al momento della poppata. Esistono anche altri modi per evitare che ciò accada, ne parleremo nel dettaglio più avanti.

 

 

Biberon Neonati >

 

Ciucci e Massaggiagengive >

 

Sarà quindi necessario preparare il tuo corpo al cambiamento.

Il quantitativo di latte dipende, generalmente, da un allattamento al seno frequente ed efficace. Se non si allatta con regolarità, la produzione tende a diminuire ed è quindi molto importante estrarre il latte durante il giorno se si vuole mantenere alta la produzione per il proprio bambino.

 

Se l’introduzione del biberon avviene per motivi diversi da quello del rientro al lavoro, è consigliabile attendere che il proprio corpo si abitui ad allattare e che s’instauri una connessione speciale con il bambino (circa 4 – 6 settimane). Nel caso del rientro al lavoro, è meglio iniziare il tiraggio del latte almeno 2 settimane prima, in modo da conservare la scorta in congelatore e garantirsi una buona copertura quando sarà il momento della separazione vera e propria. Ciò aiuterà anche a familiarizzare con il meccanismo del tiralatte senza rischiare di dover improvvisare tutto all’ultimo minuto. Prova a tirare il latte dopo ogni poppata quando sei più rilassata con il tuo piccolino tra le braccia. Anche il miglior tiralatte può rivelarsi complicato da usare se l’idea di lasciare il bambino si trasforma in una fonte di stress. 47cl per poppata potrebbe essere un buon quantitativo generale per garantirsi una bella scorta di latte.   

 

 

Prima di procedere con il congelamento, è sempre bene etichettare ogni contenitore indicando con esattezza la data di estrazione. Se le scorte vengono conservate in un vano congelatore all’interno del frigorifero, non superare le 2 settimane. Se il congelatore è autonomo e collegato nella parte superiore oppure lateralmente al frigorifero, è possibile conservare il latte anche per 3-6 mesi (ricordarsi però di posizionare le scorte in fondo e non davanti allo sportello del freezer). Un congelatore profondo sarà in grado di conservare il latte in completa sicurezza per 6-12 mesi. 

 

Scongelare il latte trasferendolo in frigorifero per 24 ore. Sarà successivamente possibile riscaldarlo facendo scorrere dell’acqua calda sul contenitore e utilizzarlo entro 24 ore a partire da quel momento. Una volta che il bambino inizia a bere dal biberon, è consigliabile utilizzarlo entro 1 ora.

 

 

Cura del Seno >

 

Come abituare il bambino all’utilizzo del biberon evitando la “confusione del capezzolo”.

 

Potrebbe risultare difficile abituare il proprio bambino a prendere il latte dal biberon se è normalmente allattato al seno. Può essere altrettanto problematico evitare che sviluppi una preferenza per il biberon rischiando il rifiuto del seno durante la fase di allattamento.   

 

Nella fase che precede il regolare allattamento con il biberon, provare a incorporare una poppata con biberon ogni giorno, alla stessa ora, per valutare come il bambino risponde al cambiamento. Come già menzionato, preferire un biberon con tettarella il più possibile simile al capezzolo materno. Durante la poppata, cercare inoltre di regolare il flusso del latte ritardandolo di tanto in tanto e assicurarsi che la tettarella sia a flusso lento: un trucco da provare consiste nel rovesciare il biberon sulla mano e se non ci sono fuoriuscite di latte vuol dire che la tettarella è quella giusta. In questo modo si evita che l’allattamento con il biberon sia più facilitato rispetto all’allattamento al seno.   

 

biberon

 

In base a come il bambino reagirà all’uso del biberon, sarà anche possibile sperimentare le tettarelle di gomma o silicone. Suggeriamo di provare tutte le varie opzioni finché non si trova quella più adatta al proprio bambino.  

 

Nella fase di preparazione al distacco, durante l’introduzione anticipata delle poppate con biberon, potrebbe accadere che il bambino si diriga automaticamente verso il seno. Evitare di rifiutarsi, ma anche di offrirlo spontaneamente. Quando inizierai a mettere da parte la tua scorta di latte, il tuo partner o chiunque si occuperà del tuo bambino in tua assenza, potrà già iniziare a sperimentare l’allattamento con il biberon utilizzando le scorte precedentemente messe da parte, ancor prima che arrivi il momento di riprendere il lavoro; in questo modo il bambino non riconoscerà il tuo odore e non lo assocerà al seno, consentendo a chi farà le tue veci, di creare un proprio legame di allattamento con il bambino.

 

 

Tirare il latte sul lavoro.

 

La maggior parte dei posti di lavoro hanno oggi una maggiore consapevolezza dell’importanza delle responsabilità familiari, tanto che queste sono spesso incluse e tutelate dalle politiche aziendali.  

 

Prima di fare ritorno al lavoro, parlare con il datore di lavoro delle proprie necessità di allattamento. Potrebbe rivelarsi utile disporre di una stanza privata con una sedia/poltrona comoda e confortevole (dotata di una fonte di alimentazione a seconda del tipo di tiralatte utilizzato). Sarà anche necessario disporre di uno spazio frigorifero dove conservare il latte materno, uno spazio per il tiralatte e il tempo necessario per estrarre il latte durante il giorno.

 

 

Lo scenario perfetto sarebbe poter tirare il latte a scadenze regolari mimando le poppate del bambino (per garantire una fornitura regolare). Tuttavia, ciò non è sempre consentito sul posto di lavoro. Un’estrazione di latte al giorno sarà più che sufficiente per mantenere la stimolazione e disporre di latte materno supplementare nel caso fosse necessario assecondare eventuali richieste extra del bambino, anche se ciò richiedesse una piccola aggiunta di latte artificiale al mix. Ricorda che garantirai al tuo bambino la giusta concentrazione di anticorpi anche in caso di allattamento con latte materno e latte artificiale insieme. Ogni goccia conta e ognuno di noi può solo fornire ciò che il fisico gli permette.

 

A livello psicologico, le Mamme che prendono le distanze dall’allattamento al seno, si sentono come se stessero perdendo pian piano quel senso speciale di vicinanza con il proprio bambino. Lasciati circondare da una rete di supporto e concedi a te stessa di trovare il giusto ritmo per te e il tuo bambino. Indipendentemente che tu abbia ancora latte materno a sufficienza per coprire ogni singola poppata o che tu debba usufruire di un’aggiunta di latte artificiale, tutto ciò che conta è poter offrire al tuo bambino tutti i nutrienti di cui ha bisogno per crescere e sviluppare, trovando il modo giusto per entrambi.  

 

 

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