GENITORI, NONNI, NIPOTI:
UN EQUILIBRIO DELICATO MA POSSIBILE

a cura di Elisa Pella, @ilgenitoreconsapevole

 

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La maggior parte di noi ripensa ai propri nonni con affetto e un po' di nostalgia, serbando il ricordo di una relazione fatta di tanto amore e qualche vizio, sintonia e libertà. Quando ci troviamo a esaminare il rapporto che i nostri figli hanno con i loro nonni riusciamo a ritrovare alcune di queste caratteristiche: la pazienza dei nonni, le loro coccole, l'assenza di fretta e una certa indulgenza che fanno sì che i bambini apprezzino la loro compagnia. Le cose si complicano quando prendiamo in esame il rapporto che noi abbiamo con i nostri genitori da quando siamo diventati genitori a nostra volta.

È in atto un grande cambiamento culturale nel modo in cui vengono cresciuti i figli. A questo cambiamento contribuiscono numerosi fattori diversi: dalla maggiore tutela che la società garantisce all'infanzia alla maggior presenza delle donne nel mondo del lavoro; dalle recenti scoperte in fatto di neuroscienze infantili alla maggiore distanza fisica che spesso c'è tra i genitori e le loro famiglie di origine. Il risultato è che questa distanza diventa frequentemente anche una distanza di vedute e approcci in cui la “nuova” generazione sperimenta una modalità educativa diversa, di cui non ha avuto esempio che quindi richiede grande impegno e fatica, mentre la “vecchia” generazione non capisce cosa ci fosse di sbagliato nel proprio approccio, tende a difendersi perché si sente giudicata e anziché sostenere sminuisce gli sforzi dei figli nel loro ruolo di genitori.

Ci sono tematiche più o meno divisive ma è comune trovarsi in disaccordo su

  • la quantità di dolci concessi ai bambini
  • la quantità di tempo da passare davanti ai cartoni
  • l'opportunità o meno di punire o premiare
  • il fatto che mentire ai piccoli sia corretto o no
  • come gestire crisi,“capricci” ed emozioni forti

In generale, i genitori oggi sentono di essere davanti a una sfida impegnativa: quella di trovare un nuovo modo di crescere i figli, un modo che sia rispettoso senza essere eccessivamente permissivo, nel quale l'adulto è una figura guida sicura e autorevole che sa accompagnare il bambino nella crescita, supportarne lo sviluppo emotivo e sostenere le sue passioni senza però rinunciare alle proprie ambizioni lavorative o al proprio tempo libero. In questo atto di equilibrismo estremo, che richiede umiltà, coraggio e determinazione, i nuovi genitori vorrebbero essere sostenuti e invece spesso si sentono criticati - in modo più o meno esplicito - dai propri genitori e suoceri.

“Non rispettano le mie scelte,” “Fanno quello che vogliono con i bambini,” “Mi dicono che dovrei essere più presente,” “Fanno continui commenti su come educo mio figlio,” “Non mi chiedono mai se ho bisogno di aiuto” sono alcune delle frasi che ho raccolto da mamme e papà stanchi di dover gestire anche questo tipo di conflitto.

Come gestisco il rapporto con i miei? 
Come faccio a farmi rispettare dai suoceri?

Si arriva inevitabilmente a chiedersi. Proviamo a dare una risposta a queste domande. Innanzi tutto, è importante fare una valutazione oggettiva del tempo che i nonni passano con i nipoti. Se si tratta di una quantità di tempo limitata i nonni sono uno dei caregivers dei bambini, accanto a genitori, insegnanti ed eventuali tate. 

In questo caso la scelta più saggia può essere non fasciarsi la testa, ricordarsi che il ruolo dei nonni è anche quello di coccolare e “viziare” e che questo creerà dei bei ricordi per i nostri bambini senza interferire con la loro educazione. Resta importante però chiarirsi su alcune regole di base in modo da evitare di alimentare risentimento e tensioni. Ecco qualche esempio e suggerimento di come gestire le conversazioni.

CIBO

“Quando il bambino è con voi potete fargli fare merenda come volete, vi chiedo solo di farmi sapere cosa ha mangiato così che io possa calibrare le altre cose che riceverà durante il giorno perché ci tengo a mantenere un'alimentazione equilibrata.”

Se lo ritieni opportuno puoi mettere alcuni limiti in modo più chiaro, ad esempio “la cosa importante per me è che non gli offriate bibite zuccherate, perché non le abbiamo ancora introdotte.”

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USO DI DEVICE

“A casa stiamo cercando di limitare la televisione a orari specifici e ci sarebbe di grande aiuto se poteste fare lo stesso quando è qui. Se proprio sentite il bisogno di dargli un po' il telefono a un certo punto, qui c'è un elenco di cose che potete cercare su Youtube e che sono adatte alla sua età.”

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Se invece i nonni sono i caregivers principali diventa importante avere una conversazion epiù ampia in cui si riconosce l'importanza del loro ruolo e si riflette insieme su delle linee educative comuni. “Siete figure di riferimento importanti. Insieme a noi, aiutate i nostri figli a prepararsi per il loro futuro. Le scelte che facciamo oggi hanno un impatto significativo sul loro sviluppo.

Ci terremmo a condividere con voi alcune scelte che stiamo facendo affinché possiamo andare tutti nella stessa direzione. ” A quel punto, è bene avere chiari in mente due o tre princìpi chiave che volete condividere e su cui desiderate ottenere la collaborazione dei nonni. E essere chiari, rispettosi e avere pazienza: loro sono stati genitori prima di noi e hanno fatto quello che potevano con i mezzi che avevano a disposizione in quel momento, è difficile mettersi in discussione adesso.

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Se, invece, stai per mandare i bambini in vacanza con i nonni e ti preoccupa come torneranno, ripensa alle tue estati, al ricordo che ne conservi, a quelle lunghe settimane al mare con i nonni. C'è un valore in quel tempo che va al di là dell'educazione in senso stretto. Le vacanze sono quasi sempre un periodo un po' più “sregolato”, in cui ci si concede quello che durante l'anno si attende, in cui perdiamo un po' il senso del tempo e usciamo leggermente dalle routine.

I bambini sono capaci, seguendo il nostro esempio, di adattarsi ai cambiamenti per poi tornare alle loro sane e preziose abitudini. L’importante è avere sempre chiari quali sono i limiti da preservare: ad esempio possiamo cambiare i loro orari ma tutelare le loro ore di sonno.

In sintesi: se vuoi costruire un rapporto più collaborativo e sereno con i tuoi genitori o suoceri, puoi:

1. Riflettere sul ruolo che vuoi che i nonni abbiano nella vita dei tuoi bambini e mettere a fuoco le cose positive che possono portare.
2. Valutare bene il tempo che nonni e nipoti passano insieme per capire qual è il loro apporto educativo e stabilire alcune regole o impostare insieme un approccio condiviso.
3. Intavolare conversazioni costruttive nel segno del rispetto in modo che i nonni si sentano coinvolti e motivati piuttosto che giudicati e sminuiti.
4. Chiedere chiaramente quello che ti serve o che ti aspetti per ridurre il senso di frustrazione o delusione dovuto al fatto che non ci siano arrivati da soli.

 

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Elisa Pella
@ilgenitoreconsapevole

Attraverso percorsi di crescita genitoriali individuali o di coppia,
aiuta le mamme e i papà a liberarsi dai condizionamenti esterni,
dai sensi di colpa e da modelli negativi per diventare i genitori che voglio essere e costruire con i propri figli una relazione basata su empatia, rispetto e fiducia.


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