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Quattro chiacchiere con Annagaia Marchioro:

Attrice, attivista e mamma.

con @annagaiamarchioro

 

                       

 

 

 

 

 

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Annagaia Marchioro, attrice comica e attivista, che condivide il suo profilo con la piccola Nina e i suoi personaggi, come la "zia" Gina Francon.

Abbiamo parlato di genitorialità e delle varie difficoltà che si possono affrontare nel conciliare la vita professionale con quella familiare, soprattutto quando si è l'unico genitore.

 

 

 

Parliamo della tua carriera. Il tuo lato di attivismo si interseca con il tuo lavoro. Spesso, infatti, utilizzi la chiave della comicità, parlando di temi come omosessualità e parità di diritti. Hai sempre avuto a cuore queste tematiche?

Quando ho iniziato a frequentare l'accademia ho capito di essere un'attrice comica, cosa di cui prima non ero consapevole. Io all’inizio parlavo semplicemente delle cose che mi riguardavano in prima persona, non pensando né di fare attivismo, né tanto meno satira o comicità. Parlavo semplicemente di me e di quello che mi gravitava intorno, nel modo in cui mi sentivo più a mio agio. E quindi ho iniziato a fare comicità sull’anoressia, sull’omosessualità, su tutte le tematiche con cui venivo in contatto.

Tutto nasce da un’esigenza espressiva: un esempio su tutti è la Gina Francon. Gina nasce durante la pandemia, è la portinaia veneta di palazzo chigi, che ha iniziato a parlare a modo suo dei vari dpcm, di Conte, di Draghi..insomma di tutti gli argomenti più scottanti di quel periodo.

 

 

 


 

mommy bag

Giochi di Immaginazione>
 

In apertura dicevamo della complessità che vivi nel conciliare l’essere una mamma single e la tua carriera, che ti porta a stare in giro in diverse città per le tournée. Qual’è stato il periodo più duro?

In realtà è proprio questo. Da quando è nata Nina mi sono ritrovata a fare solo riprese negli spettacoli, cioè a doverli rimettere soltanto in scena; non dovevo scrivere cose nuove. È più semplice, perché lo spettacolo è già scritto, io devo “solo” fare lo sforzo di andare sul palco la sera. In più durante il giorno posso stare con la mia bambina ed avere anche un po’ di tempo per me. Adesso invece mi trovo in quella fase in cui devo scrivere molte cose nuove, oltre ad essere a teatro la sera ed a fare la mamma. È un periodo faticoso.

 

 

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Borse>
 

Pensi che essere l’unico genitore per la tua bimba ti abbia agevolata in qualche modo?

In alcune cose credo di si. Per esempio non devo condividere le decisioni con nessuno e questo mi fa risparmiare molto tempo. La cosa che sento che mi manca, ogni tanto, è un aiuto operativo, cioè molto semplicemente qualcuno che possa sostituirmi quando io devo lavorare.

 

 

mamma e bambino

 

Marsupio Bambini>
 

Cosa ti aspettavi dal diventare genitore?

Io non mi aspettavo neanche di diventare una mamma single! All’inizio ho avuto sorprendentemente paura: non me l’aspettavo, avevo paura di aver fatto un errore. Parlando con la mia ginecologa mi disse che è un passaggio normale della gravidanza. Tutti la provano. Mi ha sorpreso l’avere molto energie e il non essere cosí ansiosa: in mille cose ho fatto autogol, pensando di non essere adeguata, con Nina no.

Non avendo uno specchio delle mie azioni,cioè un altro genitore che contraddice il mio operato, per adesso sono tranquilla. Arriveranno momenti complessi in cui Nina mi chiederà come è nata, che non sarà d’accordo con me. Per fortuna la crescita dei bambini è graduale e dà la possibilità a noi genitori di fare dei piccoli passi: ci fa crescere con loro.

Sapevo che :

  •  Avevo bisogno di qualcuno a casa ( i miei genitori non capivano, io invece ne ero sicura e consapevole).
  • Che volevo usare i pannolini lavabili: mi sono informata e li ho comprati prima, in questo modo ero certa che li avrei usati. Attualmente uso quelli usa e getta soltanto quando sono in viaggio,perchè non avrei modo di lavarli, ma appena arrivo nel posto ricomincio con quelli ecosostenibili.

 

 

 

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Pannolini Lavabili>
 

 

Quando sei in tournée chi viene con te?

I nonni. Mentre sono in teatro la bimba sta con loro e io la vedo o la mattina o la sera quando rientro, ma rientrando tardi dopo lo spettacolo solitamente lei già dorme.

I temi di cui parli nello spettacolo quali sono?

Per la Gina faccio la storia della politica italiana degli ultimi vent’anni, è uno spettacolo di satira, in cui la Gina parla dei suoi rapporti interpersonali con i politici. Nell’altro faccio un’analisi delle parole che mi hanno segnato: sono legate al concetto di straniero, dell’odio come pratica, dell’omosessualita. Partendo dall’etimologia vado a trattare poi nel personale quello che mi è successo e perché questi temi mi hanno toccato.

 

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Libri>
 

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